L’emergenza amianto continua da decenni. Questo materiale si è dimostrato molto pericoloso per la salute umana. Ad oggi l’amianto non è stato ancora del tutto eliminato. Spesso chi lo ha sulla sua testa non sa di essere in pericolo. Se hai il sospetto che ci sia dell’amianto nel tuo edificio occorre che contatti gli esperti per un controllo. Di seguito trovi tutte le informazioni necessarie.
Quanto costa lo smaltimento amianto?
La prima informazione necessaria riguarda il costo per smaltire l’amianto. I costi sono dipendenti dalla quantità di amianto presente, dal loro stato e dalla difficoltà per lavorarlo in tutta sicurezza. La tabella che segue ha lo scopo di orientarti. Se il tuo tetto è coperto da lastre ondulate, probabilmente si tratta di un mix di cemento e amianto.
Amianto da smaltire in mᒾ | Prezzo mᒾ |
50 | 20 – 28 € |
100 | 15 – 20 € |
200 | 11 – 14 € |
500 | 7 – 9 € |
1000 | 6 – 8 € |
Sono quotazioni relative al lavoro completo di trasporto e smaltimento. A tutto ciò va aggiunto che lo smaltimento dell’amianto gode di detrazioni fiscali al 50%.
Agisci subito per provvedere alla rimozione dell’amianto da casa tua. Attendere troppo può essere pericoloso.
Perché l’amianto è così pericoloso?
In passato l’amianto serviva come rinforzante del cemento e delle vernici. La sua struttura è fibrosa e ha la caratteristica di rendere molto resistenti i materiali ove viene impiegato. In edilizia si è diffuso in pochissimo tempo per produrre le grondaie, le tubature di medie dimensioni, i feltri che si mettevano alla base delle finestre, si mescolavano ai materiali delle piastrelle e per i tramezzi. Il suo impiego è stato su larga scala soprattutto per le coperture dei tetti dei capannoni industriali ma anche per le palazzine civili. Si tratta di una fibra naturale che quando viene mescolata con altri materiali nel tempo può polverizzarsi ed entrare attraverso i polmoni, nel corpo umano. La malattia più diffusa causata dall’amianto riguarda proprio l’apparato respiratorio.
Cos’è l’Eternit?
Si chiama anche cemento-amianto, e venne impiegato agli inizi del ‘900. La diffusione in edilizia fu molto veloce in Europa fino al 1960 quando si iniziò a comprendere la sua pericolosità. In particolare fu associato un tipo di tumore al polmone, alla polvere di amianto. Purtroppo però, nonostante fu chiaro che si trattava di un materiale dannoso per l’uomo, si continuò a produrlo e impiegarlo fino agli anni ’80. Finalmente nel 1992 ne fu decretata l’abolizione in tutta Europa. Da quel momento ad oggi si è cercato di correre ai ripari ma l’intervento di bonifica è talmente vasto che è stato in gran parte demandato al privato. Le ditte di smaltimento amianto sono moltissime in tutta Italia per cui è semplice trovare quella che fa al caso tuo.
Qual è la procedura per smaltire l’amianto?
Va subito detto che le ditte che rimuovono e smaltiscono l’amianto sono solo quelle autorizzate. I protocolli di intervento sono uguali per tutte e consistono in:
- fare un sopralluogo per accertarsi di essere in presenza di un sito con presenza di amianto
- una volta accertata la presenza di amianto occorre ricevere l’autorizzazione per iniziare i lavori d rimozione da parte dell’ASL. Quest’ultima verifica la correttezza del rilievo e controlla l’autorizzazione della ditta incaricata. Infine fornisce il suo nulla-osta a procedere, non prima di 30 giorni dalla data di presentazione della domanda di rimozione e smaltimento amianto.
- l’amianto va prima incapsulato con prodotti appositi che penetrano nella superficie e la ricoprono totalmente
- l’intervento continua con la bonifica di tutte le superfici che potenzialmente sono state inquinate dall’amianto
- una volta asciugato il prodotto può essere asportato e portato in discarica per l’eliminazione definitiva.
Le ditte che possono operare per lo smaltimento amianto sono sottoposte a verifiche sulla sicurezza molto stringenti. Nelle fasi di asporto infatti, si possono sollevare polveri di amianto e causare la loro involontaria diffusione nell’ambiente.
C’è un’alternativa all’amianto?
Le caratteristiche di resistenza dell’amianto lo hanno reso un materiale perfetto per rinforzare le strutture edilizie. A pochi anni della sua messa al bando fu inventato il fibrocemento ecologico. Dal 1994 si è diffuso come sostituto ideale per rinforzare soprattutto le strutture delle coperture. La presenza di fibre organiche ha reso questo materiale quasi analogo all’Eternit. La differenza è la durata che arriva ai 15 anni. In edilizia oltre alle coperture, viene usato per fabbricare i serbatoi dell’acqua, le tubazioni e anche del vasellame. Un impiego particolare riguarda la realizzazioni di cappotti termici isolanti in accoppiamento con altri materiali.
La legge obbliga il proprietario di casa a rimuovere e smaltire l’amianto?
No la legge non ti obbliga ma ti informa che la presenza di amianto nell’edificio ove è situata casa tua, è pericoloso per la tua salute e per quella dei tuoi familiari. Bisogna però fare delle distinzioni. L’amianto diventa pericoloso quando è in cattive condizioni. La sua friabilità determina il massimo grado di pericolosità. Quindi secondo la normativa è il proprietario dell’immobile con presenza di amianto che deve occuparsene con attività di manutenzione. Scatta l’obbligo di comunicazione all’ASL competente per territorio, quando il materiale è friabile. Sempre in capo al proprietario nasce l’obbligo dello smaltimento dell’amianto danneggiato. Questo può agire in autonomia se la quantità di amianto non supera i 900 kg. Il suggerimento è che è sempre meglio che se ne occupi una ditta specializzata proprio perché è sicuro che possa provocare seri danni alla salute. Al contrario se l’amianto non presenta danni vige solo l’obbligo del controllo ispettivo e della valutazione dei rischi.
Segui i consigli
Vivere in una casa sicura, al riparo dall’amianto è un diritto. La legge chiede a te di operare per il meglio per cui è bene seguire alcuni consigli:
- in base alla vecchiaia dell’immobile ove vivi, cerca di capire se può esserci dell’amianto sul tetto;
- visto che spesso non si capisce se è presente l’amianto, il consiglio è quello di chiedere ad una ditta specializzata di compiere l’attività ispettiva;
- se si ravvisano piccole quantità chiedi agli specialisti di occuparsi della rimozione e dello smaltimento, senza correre rischi per la salute, inutili;
- Prendi contatto con le ditte specializzate e autorizzate a svolgere tutte le operazioni.
Metti in sicurezza casa tua!
Entro il 2028 l’amianto ci si augura che venga debellato. É questa la risoluzione adottata dalla Comunità Europea che si spera venga rispettata anche dall’Italia. Contatta le ditte specializzate e metti in sicurezza casa tua.
Il risparmio della spesa è assicurato dagli incentivi pubblici ai quali chiunque può aderire.