Perché tutti parlano degli incentivi per la ristrutturazione della casa? Hai intenzione di approfittare del momento di forti agevolazioni fiscali per migliorare casa? Di seguito trovi tutte le indicazioni che ti servono.
Conosci il costo della ristrutturazione della casa
Il costo da affrontare per la ristrutturazione è elevato, un modo per abbassarli sono gli incentivi fiscali. Sotto sono riportati i lavori edili più comuni ribassati delle agevolazioni se ne farai richiesta avendone titolo.
Ristrutturazione casa senza incentivi fiscali | Costo medio |
Costo ristrutturazione casa da 35 a 45 mᒾ | 20.000 – 30.000 € |
Costo ristrutturazione casa da 50 a 75 mᒾ | 35.000 – 45.000 € |
Costo ristrutturazione casa da 80 a 115 mᒾ | 40.000 – 65.000€ |
Costo ristrutturazione casa da 120 a 150 mᒾ | 48.000 – 85.000 € |
Costo ristrutturazione casa oltre 150 mᒾ | 95.000 – 150.000 € |
Elenco incentivi fiscali per ristrutturare casa | % di sconto fiscale |
Bonus facciate (senza limite di spesa) | 90% |
Bonus ristrutturazione – migliorare efficienza energetica | 50% |
Ecobonus (pannelli solari o caldaie a condensazione) | 50% – 65% |
Sismabonus (scade il 31 dicembre 2024 | 50% – 85% |
Superbonus (attenzione è in scadenza) | 110% |
Basta farsi due conti per capire che le agevolazioni fiscali possono impattare molto sulla spesa finale. Occorre però fare attenzione alla modalità di erogazione di questi incentivi. Fino al 2022 lo sconto in fattura e la cessione del credito hanno spinto molto il settore edile, la spesa ingente e l’impennata delle frodi, hanno fatto fare marcia indietro al governo. Alcune misure quindi sono in fase di discussione ed altre sono state di fatto bloccate. C’è quindi bisogno di aziende esperte non solo in ristrutturazione ma anche di incentivi fiscali per poter avere la certezza di potervi aderire.
Ricorda che il prezzo preventivato diminuirà grazie agli incentivi per la ristrutturazione della casa.
In cosa consistono gli incentivi?
Gli incentivi statali sugli interventi edili consistono nella detrazione dall’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) di una percentuale che varia a seconda del lavoro di ristrutturazione che effettui nella tua casa. La detrazione è ripartita in dieci quote annuali di importo pari e ha una spesa limite che varia da caso a caso. È importante che ogni pagamento riguardante la ristrutturazione sia effettuato tramite bonifico bancario, in modo tale da essere facilmente tracciabile.
A chi spettano gli incentivi fiscali?
Può aderire alle agevolazioni fiscali rivolte alla ristrutturazione non solo il proprietario, o nudo proprietario, dell’immobile ma anche:
- l’usufruttuario o uso;
- l’inquilino o comodatario;
- i soci di cooperative (divise e indivise);
- soci di società semplici;
- imprenditori individuali ma solo per gli immobili non strumentali e che non facciano parte della merce.
Bisogna inoltre puntualizzare la posizione del convivente che di fatto paga tramite bonifici:
- se vive nella stessa casa: il coniuge, il parente entro il terzo grado o affine fino al secondo grado dell’usufruttuario o proprietario dell’immobile soggetto a ristrutturazione;
- coniuge separato che risulta assegnatario della casa intestato all’altro coniuge;
- il convivente more uxorio.
Si tenga conto anche ha diritto alle agevolazioni fiscali anche chi esegue in proprio i lavori di ristrutturazione ma solo per quanto riguarda l’acquisto dei materiali.
Quali sono le soglie massime stabilite per gli incentivi?
Con il bonus ristrutturazione edilizia 2022, per i lavori in regime di manutenzione ordinaria, straordinaria e per il recupero e risanamento conservativo, si applica la detrazione IRPEF del 50% delle spese sostenute fino ad un massimale di 96.000 €. Nella pratica di detraggono 10 rate annuali di pari importo della metà del massimale. Il bonus mobili e elettrodomestici prevedono un abbattimento fiscale del 50% fino ad un tetto di spesa di 10.000 €. L’agevolazione per il bonus verde è del 36% fino al tetto di 5.000 €. Negli altri casi gli incentivi hanno delle percentuali di scarico fiscale senza l’imposizione di un tetto di spesa massimo. Sappiamo però che le cose cambiano di anno in anno per effetto di interventi legislativi che tendono a modificare il quadro completo, specie in edilizia.
Quali sono lavori di ristrutturazione coperti dagli incentivi?
Sono molti i lavori previsti per usufruire dello sconto fiscale inerenti la ristrutturazione:
- Se è stato dichiarato lo stato d’emergenza: sono compresi i lavori di ripristino o di ricostruzione dell’immobile colpito da calamità;
- realizzazione di autorimesse o posti auto anche se riferiti a proprietà condivise;
- bonifica dell’amianto;
- lavori destinati alla limitazione degli infortuni come rilevatori gas, montascale, ristrutturazione del bagno;
- eliminazione barriere architettoniche;
- spese sostenute per diminuire il rischio furti e aggressioni in casa: antifurti e infissi rinforzati;
- manutenzione straordinaria relativa al restauro e al risanamento conservativo;
- sicurezza statica e antisismica dell’edificio;
- inquinamento acustico e cablatura uffici.
Ne deriva che gli interventi di manutenzione ordinaria possono essere agevolati quando riguardano la proprietà comune. Fanno parte delle detrazioni anche lavori necessari per attuare la ristrutturazione, come:
- imposte, concessione, autorizzazioni, perizie;
- progettazione;
- manodopera;
- certificazione impianti;
- materiali acquistati;
- sopralluoghi.
Anche in questo caso la normativa di riferimento può subire variazioni, è bene quindi aggiornarsi nel momento in cui si intende procedere con la ristrutturazione.
Quali sono gli incentivi per l’adozione di misure antisismiche? Sismabonus
Il Sismabonus è un provvedimento destinato alla prevenzione dei danni conseguenti ai terremoti. L’Italia purtroppo periodicamente ha un territorio interessato dal sisma. L’incentivazione ad effettuare ristrutturazioni destinate al rinforzo degli edifici è diretta ai contribuenti sia IRPEF che IRES. La nuova data di scadenza per usufruire dell’agevolazione è il 31 dicembre 2024. Le percentuali di agevolazione fiscale dipendono dal tipo di intervento eseguito e vanno dal 50%, 70% e 85%. Si deve in ogni caso trattare di ristrutturazione e non di nuova costruzione.
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