Un ponte termico è un’area in un edificio in cui la barriera termica è interrotta, il che consente alla temperatura di muoversi più rapidamente attraverso quella zona rispetto alle aree circostanti. Ciò può portare a una maggiore dispersione di calore in inverno e un maggiore accumulo di calore in estate, causando un aumento del consumo di energia per riscaldamento e raffreddamento.
Affrontiamo il tema del ponte termico esplorando tutto ciò che può servire a prevenirli o eliminarli.
Cos’è il Ponte termico – definizione
Un ponte termico, o anche ponte freddo o bypass termico, è una particolare area, zona o un componente di un oggetto che possiede una conduttività termica più elevata rispetto ai materiali circostanti. In questo modo si crea un percorso in cui c’è minor resistenza per il trasferimento di calore. Si può sinteticamente dire che i ponti termici determinano una riduzione complessiva della resistenza termica dell’oggetto. Si parla di ponte termico per riferirsi all’involucro termico di un edificio in cui la presenza di ponti termici determina il trasferimento di calore all’interno o all’esterno dello spazio condizionato.
In sostanza l’edificio perde calore oppure lo acquisisce poiché si crea un contatto con l’esterno che il materiale questione non riesce a limitare per effetto della struttura geometrica, della composizione chimica oppure della sua posizione.
È importante stabilire quali e quanti sono i ponti termici negli edifici poiché influiscono sulla quantità di energia necessaria per riscaldare e raffreddare lo spazio. In tema di risparmio energetico e di spesa in bolletta eliminare i ponti termici fa una grande differenza. Oltre a ciò possono causare condensa e muffa (per effetto dell’umidità) all’interno dell’involucro delle case. Nei climi più freddi e umidi (come nel nord Italia), i ponti termici comportano maggior attenzione nella progettazione degli edifici.
Esistono diverse strategie per minimizzare o prevenire i ponti termici, come la limitazione del numero di elementi degli edifici e l’applicazione di materiali isolanti continui per creare interruzioni termiche.
Quali sono le cause del Ponte Termico?
Le cause dei ponti termici sono varie e possono essere legate sia alla geometria dell’edificio che ai materiali e alla costruzione dell’edificio stesso. Alcune delle cause più comuni dei ponti termici includono:
- Geometria dell’edificio: la forma e la disposizione delle pareti, del tetto e dei pavimenti dell’edificio possono creare zone dove la trasmissione di calore è più elevata rispetto alle zone circostanti. Ad esempio, le pareti esterne che si estendono sopra una cantina o un garage non riscaldati creano un ponte termico di contorno.
- Costruzione dell’edificio: durante la costruzione, possono verificarsi problemi di posa dei materiali che creano interruzioni nella barriera termica. Ad esempio, la posa di ponti termici strutturali possono essere causati dalla connessione tra due materiali di costruzione diversi, come una parete in mattoni che si connette a una parete in cemento.
- Finestre: le finestre sono particolarmente soggette a creare ponti termici poiché il loro telaio può condurre il calore più velocemente del vetro. Questo può creare una zona più fredda intorno alla finestra, aumentando il rischio di formazione di condensa e muffa.
- Materiali di costruzione: alcuni materiali di costruzione possono avere una conduttività termica più elevata rispetto ad altri, creando ponti termici. Ad esempio, il calcestruzzo armato ha una conduttività termica più elevata rispetto all’isolamento termico, il che può creare ponti termici strutturali in edifici in cui il calcestruzzo è presente all’interno della parete.
La comprensione delle cause dei ponti termici è essenziale per eliminarli o ridurli al minimo. In molti casi, ci sono soluzioni relativamente semplici che possono risolvere il problema, come migliorare l’isolamento o utilizzare materiali di costruzione con una maggiore capacità isolante. Tuttavia, in alcuni casi, come nei ponti termici strutturali, possono essere necessarie modifiche più significative alla struttura dell’edificio per risolvere il problema.
Diverse tipologie di ponti termici
Diamo un nome ai diversi ponti termici che si possono trovare all’interno della casa. Facciamo qualche esempio in modo che si riesca ad individuarlo. Tieni presente che ogni abitazione ha dei ponti termici e con tutta probabilità sono di diverso genere l’uno dall’altro.
Saperli individuare non è così banale come può sembrare. In alcuni casi occorrono strumenti specifici, in altri invece basta il buon senso. Iniziamo con l’elenco della tipologia di ponti termici che possiamo avere in un’abitazione. Di seguito li analizzeremo cercando di fornire degli esempi pratici. Il ponte termico può essere:
- Ponte termico Geometrico
- Ponte termico Costruttivo
- Ponte termico Strutturale
- Ponte termico Finestra
Ci soffermeremo su tutti con un particolare dettaglio sul ponte termico finestra. Successivamente vedremo anche il collegamento tra ponte termico e la muffa e tutti i modi per eliminare il problema.
Ponte Termico Geometrico
Il ponte termico geometrico si riferisce, come abbiamo già visto, alla forma dell’edificio o della sua disposizione che può creare una zona di trasmissione del calore più elevata rispetto alle zone circostanti. Questi ponti termici sono causati dalla geometria dell’edificio e possono essere causati da molteplici fattori.
Ad esempio, gli angoli sporgenti delle pareti possono creare zone in cui la trasmissione del calore è più elevata rispetto alle zone circostanti. Inoltre, le finestre che si estendono oltre la superficie della parete possono creare un ponte termico geometrico, poiché la zona esterna della finestra può essere più fredda rispetto alla zona circostante.
I ponti termici geometrici sono spesso difficili da eliminare completamente, poiché richiedono modifiche strutturali all’edificio. Tuttavia, ci sono soluzioni che possono ridurre l’impatto dei ponti termici geometrici, come l’utilizzo di finestre con telai isolati o l’aggiunta di isolamento all’interno delle pareti per ridurre la differenza di temperatura tra la zona del ponte termico e la zona circostante.
In generale, la progettazione attenta dell’edificio può contribuire a ridurre la presenza di ponti termici geometrici, ma in molti casi è difficile evitare completamente la formazione di tali ponti termici.
Esempi di ponte termico geometrico
Un esempio comune di ponte termico geometrico è rappresentato dalle cantine o dai garage che si trovano al di sotto delle parti abitabili di un edificio, come le case a schiera o gli edifici condominiali. Le pareti esterne che si estendono sopra questi spazi non riscaldati creano un ponte termico di contorno, poiché la differenza di temperatura tra la parte riscaldata e quella non riscaldata crea una zona di trasmissione del calore più elevata.
Un altro esempio di ponte termico geometrico può essere costituito da un angolo sporgente della parete esterna dell’edificio. In questo caso, la zona dell’angolo sporgente della parete può diventare più fredda rispetto alle zone circostanti, aumentando il rischio di formazione di condensa e muffa.
Anche le finestre possono creare ponti termici geometrici se il loro telaio si estende oltre la superficie della parete esterna. In questo caso, la zona attorno al telaio della finestra può diventare più fredda rispetto alle zone circostanti, aumentando il rischio di formazione di condensa e muffa.
In generale, i ponti termici geometrici possono essere difficili da eliminare completamente e richiedono una progettazione attenta dell’edificio e l’implementazione di soluzioni di isolamento adeguate per ridurre la differenza di temperatura tra le zone interessate e quelle circostanti.
Ponte Termico Costruttivo
Un ponte termico costruttivo si verifica quando la continuità dell’isolamento termico di un edificio viene interrotta da elementi strutturali che attraversano il guscio dell’edificio. Questi elementi, come ad esempio pilastri, travi, solai, balconi, finestre, possono costituire una via per la trasmissione del calore dall’interno all’esterno o viceversa, compromettendo l’efficienza energetica dell’edificio e causando dispersioni di calore.
In pratica, il ponte termico si verifica in corrispondenza di un’area dell’edificio in cui la temperatura dell’aria interna e quella dell’aria esterna si incontrano, creando un punto di raffreddamento o riscaldamento dell’ambiente interno.
Per evitare i ponti termici costruttivi, è importante progettare l’edificio in modo da ridurre al minimo la presenza di elementi che attraversano il guscio edilizio, o utilizzare materiali ad alta efficienza termica per gli elementi strutturali che devono essere presenti. Inoltre, è possibile adottare tecniche di isolamento termico a cappotto esterno, che creano una barriera continua e omogenea di materiale isolante attorno all’edificio, riducendo l’impatto dei ponti termici.
Esempi di ponti termici costruttivi
Ci sono diversi esempi di ponti termici costruttivi che possono verificarsi in un edificio. Ecco alcuni esempi comuni:
Pilastri e travi: le travi e i pilastri che sostengono un edificio possono rappresentare dei ponti termici, poiché attraversano il guscio edilizio e consentono il passaggio del calore dall’interno all’esterno.
Soffitti: i soffitti a volte possono costituire un ponte termico se non sono stati adeguatamente isolati, poiché rappresentano una superficie di transizione tra l’interno e l’esterno dell’edificio.
Solai: i solai rappresentano un elemento strutturale orizzontale che divide l’edificio in più piani, e possono costituire un ponte termico se non sono stati adeguatamente isolati.
Finestre: le finestre, soprattutto se non hanno una buona tenuta termica, possono costituire un ponte termico, poiché la loro superficie è in contatto sia con l’interno che con l’esterno dell’edificio.
Balconi: i balconi possono costituire un ponte termico se non sono stati adeguatamente isolati, poiché rappresentano un elemento strutturale che si estende al di fuori del guscio edilizio.
Giunti di dilatazione: i giunti di dilatazione sono utilizzati per prevenire danni strutturali causati dalla dilatazione termica, ma se non sono isolati adeguatamente possono costituire dei ponti termici.
Per prevenire i ponti termici costruttivi, è importante prestare attenzione alla progettazione dell’edificio e utilizzare materiali isolanti di alta qualità, oltre a verificare l’efficacia dell’isolamento in corrispondenza dei punti in cui ci sono elementi strutturali che attraversano il guscio edilizio.
Ponte termico strutturale
Il ponte termico strutturale è un tipo di ponte termico costruttivo che si verifica quando un elemento strutturale dell’edificio, come ad esempio una trave o un pilastro, attraversa il guscio edilizio senza essere adeguatamente isolato, creando una discontinuità nell’isolamento termico dell’edificio. In questo modo, il calore può facilmente passare attraverso l’elemento strutturale, causando un aumento dei consumi energetici dell’edificio e un peggioramento del comfort termico interno.
In generale, i ponti termici strutturali si verificano più frequentemente in edifici con struttura in cemento armato, in cui le travi e i pilastri non sono adeguatamente isolate e attraversano il manto di isolamento termico.
Per prevenire i ponti termici strutturali, è possibile adottare diverse soluzioni, tra cui l’utilizzo di materiali isolanti ad alta efficienza termica, l’inserimento di intercapedini isolanti tra l’elemento strutturale e il guscio dell’edificio, l’utilizzo di travi e pilastri con un’anima isolante e l’adozione di soluzioni tecniche che riducono la sezione dell’elemento strutturale che attraversa il guscio edilizio. In ogni caso, è importante che il progetto dell’edificio preveda la prevenzione dei ponti termici fin dalle fasi iniziali, al fine di ridurre al minimo il loro impatto sull’efficienza energetica e sul comfort termico.
Esempi di ponti termici strutturali
I ponti termici strutturali si verificano quando una porzione di un edificio trasmette calore più facilmente rispetto alle aree adiacenti, creando un percorso preferenziale per la dispersione di calore attraverso la struttura. Ciò può portare a perdite di calore indesiderate e a problemi di umidità. Ecco alcuni esempi comuni di ponti termici strutturali:
Pilastri: I pilastri possono essere un ponte termico se attraversano una parete esterna o una copertura. La superficie della parete attorno al pilastro è interrotta, creando un percorso per la dispersione di calore. Questo può portare a un raffreddamento locale della parete e alla formazione di condensa.
Cornicioni: I cornicioni sono spesso realizzati in cemento armato e possono costituire un ponte termico se non sono adeguatamente isolati. Il calore può fluire attraverso il cornicione e disperdersi nella parete sottostante.
Soffitti in cemento armato: I soffitti in cemento armato possono costituire un ponte termico se non sono adeguatamente isolati. Il calore può fluire attraverso il soffitto e disperdersi nelle pareti adiacenti.
Solai in legno: I solai in legno possono costituire un ponte termico se non sono adeguatamente isolati. Il calore può fluire attraverso il legno e disperdersi nella parete sottostante.
Giunzioni tra elementi costruttivi: Le giunzioni tra elementi costruttivi, ad esempio tra due muri o tra un muro e una copertura, possono costituire un ponte termico se non sono adeguatamente sigillate e isolate.
In generale, qualsiasi interruzione nella continuità termica di una struttura può costituire un ponte termico. Per evitare problemi di dispersione di calore e di umidità, è importante progettare e costruire gli edifici in modo da minimizzare i ponti termici.
Differenza tra il ponte termico strutturale e costruttivo
Il ponte termico strutturale e il ponte termico costruttivo sono due tipi di ponti termici che si verificano in un edificio e che rappresentano una discontinuità nell’isolamento termico del guscio edilizio, permettendo la dispersione del calore dall’interno all’esterno e viceversa.
La principale differenza tra i due tipi di ponte termico è la causa che li genera. Il ponte termico strutturale è causato dalla presenza di elementi strutturali dell’edificio, come travi e pilastri, che attraversano il guscio edilizio senza essere adeguatamente isolati. Invece, il ponte termico costruttivo si verifica quando ci sono discontinuità nell’involucro dell’edificio, come ad esempio giunzioni tra diversi materiali da costruzione, pareti a secco e solai incastrati tra pareti.
In altre parole, il ponte termico strutturale riguarda elementi strutturali come travi e pilastri, mentre il ponte termico costruttivo riguarda elementi di costruzione come pareti e solai. Entrambi i tipi di ponte termico possono causare perdite di calore e compromettere l’efficienza energetica dell’edificio.
Per prevenire i ponti termici sia strutturali che costruttivi, è importante adottare soluzioni progettuali e costruttive adeguate, utilizzando materiali isolanti di qualità e prestando attenzione alla continuità dell’involucro edilizio.
Ponte termico finestra
I ponti termici finestra sono una delle principali cause di dispersione di calore e di aumento dei costi di riscaldamento nelle abitazioni. Dobbiamo porre molta attenzione a questa tipologia di ponte termico perché è quello più diffuso. In questo paragrafo, esploreremo le cause e gli effetti dei ponti termici finestra, nonché le soluzioni possibili per prevenirli o risolverli.
Cause dei ponti termici finestra
I ponti termici finestra si verificano quando la finestra non è stata installata correttamente o non è dotata di un adeguato isolamento termico. Questo può comportare la formazione di condensa sulla finestra, la formazione di muffe e il raffreddamento dell’area circostante, con conseguente aumento dei costi di riscaldamento.
Effetti dei ponti termici finestra
I ponti termici finestra possono avere effetti negativi sulla salute degli abitanti della casa, causando la formazione di muffe e la diffusione di aria fredda. Inoltre, i ponti termici finestra possono aumentare notevolmente i costi di riscaldamento, causando un maggiore consumo di energia e un impatto ambientale più elevato.
Soluzioni per i ponti termici finestra
Per prevenire o risolvere i ponti termici finestra, è possibile adottare diverse soluzioni. Ad esempio, si può scegliere una finestra con un vetro doppio o triplo e un telaio in materiale isolante, oppure installare una guarnizione isolante intorno al telaio della finestra. Inoltre, è importante fare attenzione all’installazione della finestra, assicurandosi che sia sigillata correttamente per evitare la penetrazione di aria fredda.
In conclusione, i ponti termici finestra rappresentano una delle principali cause di dispersione di calore e di aumento dei costi di riscaldamento nelle abitazioni. Tuttavia, ci sono diverse soluzioni possibili per prevenirli o risolverli. Prendersi cura dell’installazione delle finestre e scegliere i giusti materiali per il telaio e il vetro possono fare la differenza nella riduzione dei costi di riscaldamento e nell’aumento dell’efficienza energetica della casa.
Visto che questo argomento è molto sentito dalle persone che periodicamente si trovano a subire la formazione di muffa, in fondo dedichiamo una sezione apposita. Lo scopo è quello di dare indicazioni precise per chi vuole eliminare il problema con semplici lavori edili.
Come usare la termografica per individuare il Ponte Termico
La verifica termografica è uno strumento molto utile per individuare i ponti termici nelle abitazioni. In questo paragrafo, vediamo come funziona la verifica termografica e come può essere utilizzata per individuare i ponti termici, una delle principali cause di dispersione di calore e di aumento dei costi di riscaldamento.
Come funziona la verifica termografica
La verifica termografica utilizza una telecamera termografica per misurare la temperatura superficiale delle pareti, dei pavimenti e delle finestre di una casa. Questa tecnologia consente di rilevare le variazioni di temperatura nelle superfici, rendendo visibile anche l’aria fredda che penetra attraverso i ponti termici.
Come individuare il ponte termico con la verifica termografica
Per individuare il ponte termico con la verifica termografica, è necessario scansionare l’area circostante alla finestra o alla parete sospetta, verificando la presenza di zone più fredde rispetto alle altre. Queste zone fredde possono essere indicative della presenza di un ponte termico. In questo modo, è possibile individuare i punti critici e intervenire per ridurre la dispersione di calore e aumentare l’efficienza energetica della casa.
In conclusione, la verifica termografica è uno strumento molto utile per individuare i ponti termici e migliorare l’efficienza energetica della casa. Grazie alla sua capacità di rilevare le variazioni di temperatura, la verifica termografica può individuare i punti critici e permettere di intervenire per prevenire la dispersione di calore. Se hai sospetti riguardo ai ponti termici nella tua casa, la verifica termografica potrebbe essere la soluzione che stai cercando.
Come eliminare il ponte termico per eliminare la muffa
La formazione di muffa nelle case può essere causata da diversi fattori, tra cui i ponti termici. I ponti termici, come abbiamo già ampiamente visto, sono zone della casa in cui il calore si disperde più facilmente, causando la formazione di condensa e, di conseguenza, di muffa. In questa sezione, esploreremo come eliminare il ponte termico per prevenire la formazione di muffa e migliorare la qualità dell’aria nella tua casa.
Come eliminare il ponte termico
Per eliminare il ponte termico, è necessario individuare le zone della casa in cui si verifica la maggior dispersione di calore. Questo può essere fatto attraverso una verifica termografica o semplicemente toccando le pareti e le finestre per verificare la presenza di zone fredde. Una volta individuati i punti critici, è possibile intervenire per ridurre la dispersione di calore, ad esempio installando finestre a doppio vetro o aggiungendo isolamento termico alle pareti o ai soffitti.
Come prevenire la formazione di muffa
Eliminare il ponte termico è solo il primo passo per prevenire la formazione di muffa. È importante mantenere la casa adeguatamente ventilata, ridurre l’umidità e fare attenzione alla pulizia per prevenire la formazione di muffa. Inoltre, è possibile utilizzare prodotti antimuffa per prevenire la formazione di colonie di muffa sulle superfici.
In conclusione eliminare il ponte termico è fondamentale per prevenire la formazione di muffa e migliorare la qualità dell’aria nella tua casa. Con una verifica termografica e alcuni interventi di isolamento termico, è possibile ridurre la dispersione di calore e migliorare l’efficienza energetica della tua casa, prevenendo la formazione di muffa e migliorando la qualità dell’aria interna.
Come correggere il ponte termico: calcolo e normativa per un’efficace isolamento termico
Il problema dei ponti termici è comune alla maggior parte delle case. Di questi tempi, la dispersione di calore e un grave problema per la spesa energetica. Tuttavia, esistono soluzioni efficaci per correggere i ponti termici e migliorare l’efficienza energetica della tua casa. In questa sezione d articolo, esploriamo come calcolare il ponte termico e quali sono le normative da rispettare per correggerlo in modo efficace.
Come calcolare il ponte termico
Per calcolare il ponte termico, è necessario conoscere la trasmittanza termica dei materiali e la loro posizione all’interno della struttura. Una volta acquisiti questi dati, è possibile utilizzare software specifici per effettuare una corretta valutazione del ponte termico. Questa fase è fondamentale per individuare i punti critici e individuare la soluzione più adatta per correggere il ponte termico.
Di seguito impareremo a fare i calcoli per ottenere i dati precisi. Si parla di trasmittanza lineica e trasmittanza termica media dell’edificio. Per chi non è un tecnico, queste informazioni serviranno a comprendere meglio i preventivi che gli esperti ci sottoporranno.
Normative da rispettare
La correzione del ponte termico deve essere effettuata in conformità con le normative vigenti. In Italia, la normativa di riferimento è il Decreto Ministeriale 26 giugno 2015 “Requisiti acustici e termici degli edifici”, che stabilisce i requisiti minimi per il risparmio energetico degli edifici. Inoltre, esistono norme europee e internazionali che possono essere utili come riferimento.
La normativa riportata sopra è importante poiché da essa dipende la definizione di riqualificazione energetica dell’edificio. Tutti gli interventi che prevedono una riqualificazione energetica dell’edificio, godono infatti, grazie all’Ecobonus, di una detrazione pari al 15%.
La definizione degli incentivi fiscali è oggetto continuo di revisione, il governo Meloni, come sappiamo ha interrotto l’erogazione degli incentivi per la ristrutturazione casa al 110% e la cessione del credito. Meglio quindi riferirsi al sito dell’Agenzia delle Entrate per conoscere in dettaglio come si può accedere ai nuovi incentivi 2023.
Come correggere il ponte termico
Per correggere il ponte termico, è possibile utilizzare diverse soluzioni, a seconda del tipo di ponte termico e delle caratteristiche dell’edificio. Tra le soluzioni più comuni, vi sono l’utilizzo di materiali isolanti, l’installazione di finestre a doppio vetro, l’applicazione di intonaci termoisolanti e la creazione di intercapedini termiche. È importante ricordare che la soluzione migliore dipende sempre dalle caratteristiche specifiche dell’edificio e dalla valutazione del professionista.
In conclusione la correzione del ponte termico è un’operazione fondamentale per migliorare l’efficienza energetica della tua casa. Con una corretta valutazione del ponte termico e il rispetto delle normative vigenti, è possibile individuare la soluzione più adatta per correggere il ponte termico e ridurre la dispersione di calore. Contatta un professionista esperto per una valutazione del tuo edificio e per ottenere la massima efficienza possibile.
Diverso è il caso del cappotto termico poiché questo serve a migliorare la classe energetica dell’edificio intero. Inoltre un cappotto termico ha dei costi diversi rispetto ai lavori necessari per eliminare singoli ponti termici.
Cos’è e come si calcola la trasmittanza lineica
La trasmittanza lineica è un parametro fondamentale nell’isolamento termico degli edifici. Rappresenta il flusso di calore che passa attraverso un metro lineare di un materiale, ed è quindi un indicatore della capacità isolante di quel materiale. In questo paragrafo, vediamo in dettaglio cos’è la trasmittanza lineica e come si calcola.
La trasmittanza lineica si esprime in W/mK e indica la quantità di calore che attraversa un metro lineare di un materiale con uno spessore di un metro, per differenza di temperatura di un grado Kelvin tra le due facce del materiale. In pratica, più bassa è la trasmittanza lineica di un materiale, maggiore sarà la sua capacità isolante.
La trasmittanza lineica si calcola mediante la seguente formula:
- TL = (λ / d)
dove TL è la trasmittanza lineica in W/mK, λ è la conducibilità termica del materiale in W/mK e d è lo spessore del materiale in metri.
Ad esempio, se consideriamo un materiale con conducibilità termica di 0,05 W/mK e uno spessore di 0,1 metri, la sua trasmittanza lineica sarà di:
- TL = (0,05 / 0,1) = 0,5 W/mK
È importante notare che la trasmittanza lineica dipende anche dalla geometria del materiale. Infatti, il calcolo della trasmittanza lineica non è sempre così semplice, poiché bisogna tenere in considerazione la presenza di eventuali ponti termici o interruzioni nell’isolamento termico.
In generale, per ottenere un’ottima performance dell’isolamento termico di un edificio, è necessario scegliere materiali con bassa trasmittanza lineica e progettare l’isolamento termico in modo da minimizzare la presenza di ponti termici. Rivolgersi ad un professionista esperto in isolamento termico può aiutare a trovare la soluzione migliore per il tuo caso specifico.
In conclusione, la trasmittanza lineica è un parametro importante per valutare la capacità isolante di un materiale. Conoscere come si calcola la trasmittanza lineica può aiutare a scegliere i materiali giusti per l’isolamento termico del tuo edificio e a progettare un sistema isolante efficiente e sostenibile.
Cos’è e come si calcola la trasmittanza termica media
La trasmittanza termica media è un parametro importante nell’isolamento termico degli edifici. Rappresenta la quantità di calore che passa attraverso un metro quadrato di una struttura per ogni grado Kelvin di differenza di temperatura tra l’interno e l’esterno dell’edificio. Vediamo nel dettaglio cos’è la trasmittanza termica media e come si calcola.
La trasmittanza termica media si esprime in W/m²K ed è un indicatore della capacità isolante di un’intera struttura, composta da diversi materiali e componenti. Più bassa è la trasmittanza termica media, maggiore sarà la capacità isolante dell’edificio.
La trasmittanza termica media si calcola mediante la seguente formula:
- U = 1 / Σ(Ri)
dove U è la trasmittanza termica media in W/m²K, Σ(Ri) rappresenta la somma delle resistenze termiche di ogni componente dell’edificio.
La resistenza termica (R) di un materiale o di un componente dell’edificio si calcola mediante la seguente formula:
- R = s / λ
dove s è lo spessore del materiale in metri e λ è la conducibilità termica del materiale in W/mK.
Ad esempio, se consideriamo un’intera struttura con una superficie di 50 m², composta da diverse componenti con le seguenti resistenze termiche:
- Parete esterna: 2,5 m²K/W
- Parete interna: 1,5 m²K/W
- Finestra: 0,5 m²K/W
- Tetto: 3,0 m²K/W
La trasmittanza termica media dell’edificio sarà:
- U = 1 / (2,5 + 1,5 + 0,5 + 3,0) = 0,20 W/m²K
È importante notare che la trasmittanza termica media dipende anche dalla geometria dell’edificio e dalla presenza di eventuali ponti termici o interruzioni nell’isolamento termico.
In generale, per ottenere un’ottima performance dell’isolamento termico di un edificio, è necessario scegliere materiali con bassa conducibilità termica, progettare l’isolamento termico in modo da minimizzare la presenza di ponti termici e utilizzare tecniche di ventilazione e riscaldamento efficienti. Rivolgersi ad un professionista esperto in isolamento termico può aiutare a trovare la soluzione migliore per il tuo caso specifico.
In conclusione, la trasmittanza termica media è un parametro importante per valutare la capacità isolante di un’intera struttura. Conoscere come si calcola la trasmittanza termica media può aiutare a scegliere i materiali giusti per l’isolamento termico del tuo edificio e a progettare un sistema isolante efficiente e sostenibile.
Eliminare ponti termici a seguito di ristrutturazione o sostituzione infissi
In caso di ristrutturazione o sostituzione degli infissi, è fondamentale eliminare o minimizzare i ponti termici, e per farlo è necessario affidarsi a un professionista, come ad esempio un artigiano.
Per risolvere i ponti termici, è essenziale raggiungere il punto di equilibrio termico.
Vediamo degli esempi relativi ai problemi più comuni che possono sorgere durante una ristrutturazione o sostituzione degli infissi e che richiedono un’attenzione particolare.
Eliminare ponti termici causati dalla soglia o banchina passante
Uno dei casi più comuni è quello della soglia o della banchina passante, quando la lastra di marmo, granito o altra pietra del davanzale dall’esterno si estende all’interno dell’abitazione, creando un passaggio continuo che trasmette il freddo in inverno e il caldo in estate.
Per risolvere il problema, è necessario interrompere il ponte termico tagliando la lastra e inserendo un materiale isolante. Successivamente, è possibile montare l’infisso sopra di esso.
Questa soluzione è simile a quella utilizzata per la costruzione degli infissi a taglio termico con vetro doppio e per altri prodotti simili in cui un materiale isolante viene inserito tra gli strati. Separare le due lastre in questo modo interrompe la continuità del freddo che viene trasmesso attraverso la lastra esterna.
È possibile eseguire questo intervento anche in una casa abitata utilizzando macchinari appositi con aspirazione per ridurre la produzione di polvere, in modo da non disturbare le pulizie quotidiane.
Eliminare ponti termici causati dal cassonetto
Un altro esempio comune di ponte termico si trova nel cassonetto, il quale può causare un significativo scambio di calore tra l’interno e l’esterno della casa.
Se si sostituisce un infisso con un modello ad alta efficienza energetica, ma si lascia il vecchio cassonetto con uno spessore di soli 5 millimetri, si creerà sicuramente un ponte termico.
Il cassonetto diventerà così freddo da causare la formazione di muffa o condensa anche se si arieggia la stanza. Inoltre, la rugiada si depositerà soprattutto in quel punto.
La soluzione per eliminare questo tipo di ponte termico è quella di installare un cassonetto con prestazioni termiche simili a quelle dell’infisso. È importante mantenere l’equilibrio termico, acustico e di sicurezza in casa, quindi non si dovrebbe mai sostituire un infisso senza adeguare o isolare anche i cassonetti.
Eliminare ponti termici causati da controtelaio metallico
Per eliminare o ridurre i ponti termici causati dal controtelaio perimetrale metallico, esistono due opzioni: una drastica e risolutiva e una più attenuata.
La prima opzione consiste nel rimuovere completamente il controtelaio metallico utilizzando un martello e un scalpello. Questo è un lavoro invasivo e richiede molta attenzione per evitare danni alle pareti o alle finiture interne ed esterne. Una volta rimosso, è possibile installare un controtelaio termico per prevenire la formazione di ulteriori ponti termici.
La seconda opzione consiste nell’utilizzo di un macchinario che crea un taglio sul perimetro del controtelaio metallico e interrompe il passaggio del freddo. Tuttavia, questa opzione riduce solo parzialmente il ponte termico e può attenuare la temperatura di 1, 2 o 3 gradi, ma non risolve completamente il problema.
In generale, la rimozione del controtelaio metallico è la soluzione più efficace e duratura per eliminare completamente i ponti termici. Tuttavia, se non è possibile rimuovere completamente il controtelaio, è possibile adottare soluzioni meno invasive per ridurre il ponte termico.